Ingegnere donna: è ora di invertire il trend negativo

ingegnere donna che lavora

L’ambito STEM è considerato trainante per lo sviluppo tecnologico e l’innovazione della nostra società, ma ci sono settori, al suo interno, che oggi rappresentano il cuore pulsante di questo motore. La digitalizzazione, ad esempio, sta cambiando tutto il nostro modo di vivere, abitare, utilizzare le risorse e rappresenta uno dei pilastri per promuovere uno sviluppo più sostenibile. Se c’è un modo per fare parte di questa affascinante evoluzione tecnologica e renderla fruibile, etica e a misura di persone e pianeta, è proprio quello di poter conoscere e implementare i meccanismi che ne stanno alla base. Servono quindi competenze, punti di vista, persone e contributi numerosi per questa missione. E, ad oggi, sono prevalentemente gli uomini ad occuparsene e non perché siano più predisposti per natura.

Sono ancora troppo poche, infatti, le donne ingegnere come anche le laureate STEM. Eppure, i motivi che dovrebbero spingere una ragazza a studiare ingegneria elettronica sono davvero tanti. 



Elettronica significa progresso e innovazione

L'elettronica ha un ruolo fondamentale nell'innovazione e ha una vasta gamma di applicazioni che influenzano diversi settori che oggi già sono fondamentali. Oltre alle telecomunicazioni e l’automazione industriale, che già da decenni hanno fatto passi da gigante grazie agli sviluppi nell’elettronica, l'IoT è un'area in rapida crescita, che sfrutta l’elettronica proprio per connettere dispositivi e oggetti fisici alla rete creando nuove opportunità in settori come l'automazione domestica, l'industria manifatturiera, la gestione dell'energia, la sanità e molto altro. Anche il settore delle tecnologie per la transizione ecologica ha tratto enormi benefici dall’elettronica: basti pensare ai veicoli elettrici e allo sfruttamento dell’energia rinnovabile, che vede una forte necessità di aumentare l’efficienza degli strumenti ad oggi disponibili (per approfondire, leggi il nostro articolo dedicato sulla professione di Ingegnere Elettronico).

Ma non solo. L'elettronica ha rivoluzionato radicalmente il settore medico, consentendo lo sviluppo di strumenti avanzati e di approcci come la telemedicina. L'intersezione tra elettronica e medicina ha aperto nuove possibilità per migliorare la diagnosi, il trattamento e la gestione delle condizioni mediche, migliorando la qualità della vita dei pazienti

Alcuni esempi? I dispositivi di monitoraggio che misurano e registrano parametri vitali come la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca, la saturazione di ossigeno nel sangue e che consentono la sorveglianza continua dei pazienti, sia in ambito ospedaliero che domestico. O ancora, i dispositivi di assistenza medica come defibrillatori, pacemaker, pompe per insulina, respiratori, protesi elettroniche e ausili per la mobilità, che migliorano la qualità di vita dei pazienti con condizioni mediche croniche o disabilità.

L'elettronica è fondamentale anche nell'imaging medico, in strumenti come la tomografia computerizzata, la risonanza magnetica e l'ecografia. Questi dispositivi elettronici permettono di ottenere immagini dettagliate del corpo umano per diagnosticare patologie e guidare interventi medici. Viene poi utilizzata nella gestione elettronica delle informazioni sanitarie per archiviare, gestire e condividere in modo sicuro le informazioni mediche dei pazienti. Ciò permette una migliore gestione dei dati clinici e facilita la comunicazione tra i professionisti sanitari.

Molte di queste applicazioni vengono studiate anche nel campo dell’ingegneria biomedica, che vede una buona partecipazione femminile ma che non sempre va ad approfondire in maniera peculiare gli aspetti di progettazione delle componenti elettroniche, fondamentali per il loro funzionamento. Lo studio di ingegneria elettronica, al contrario, fornisce basi solide e più ampie, allargando così le possibilità di applicazioni e sbocchi lavorativi (per approfondire, leggi l’intervista a Ernesto Limiti, Presidente della Società Italiana di Elettronica). 

 

Donne ingegneri: ecco i buoni motivi per diventarlo!

Il settore tecnologico, oggi, vede ancora una predominanza maschile, sia nel comparto produttivo, che nelle fasi di ricerca e sviluppo, decisive per orientare le scelte e dettare le priorità. La presenza di donne è ancora bassa, sia a livello di istruzione che di carriere lavorative, eppure il settore avrebbe bisogno proprio di una maggiore partecipazione femminile

Partiamo allora dalle prime fasi, quelle di scelta del percorso: ci sono effettivamente molte ragioni per cui una ragazza potrebbe considerare di iscriversi a ingegneria elettronica e non riguardano solo il fatto che sia o meno appassionata di tecnologia ma, se così fosse, sarebbe sicuramente un buon punto di partenza. Come abbiamo visto, questo ramo dell'ingegneria si occupa dello sviluppo, progettazione e applicazione di dispositivi elettronici, circuiti e sistemi, offrendo l'opportunità di lavorare su tecnologie all'avanguardia come l'intelligenza artificiale, l'Internet delle cose e la robotica (ne abbiamo parlato anche in questo articolo).

Parliamo di un settore trainante, le cui opportunità di lavoro sono - e saranno, in futuro - sempre più numerose, stimolanti e soprattutto ben remunerate. Le competenze acquisite durante gli studi di ingegneria elettronica sono richieste in diversi settori, come l'industria manifatturiera, le telecomunicazioni, l'automazione industriale, l'energia rinnovabile e molti altri. Il tema del salario è cruciale per incentivare l’empowerment femminile e ridurre sempre di più il divario retributivo di genere, che vede le donne spesso impiegate in settori caratterizzati da una bassa remunerazione.

C’è inoltre un tema di fondamentale importanza e che riguarda l’impatto sociale. Attraverso la progettazione e lo sviluppo di tecnologie innovative, come abbiamo visto, le donne ingegnere elettroniche possono contribuire a migliorare la vita delle persone, sviluppando dispositivi medici avanzati, sistemi di comunicazione efficienti o soluzioni per l'energia pulita.

Superare le barriere di genere è uno degli obiettivi principali e in questo caso si cerca di instaurare un circolo virtuoso (di materie STEM e gender gap ne abbiamo parlato qui). Diventare una donna ingegnera elettronica può essere un buon modo, per una ragazza, per sfidare gli stereotipi di genere e aprire nuove opportunità per altre donne nel campo della tecnologia. Avere una maggiore rappresentanza femminile in questo settore è importante proprio per promuovere la diversità e l'inclusione e influenzare il modus operandi a livello di ricerca e produzione. Si tratta di un campo stimolante che richiede pensiero critico, problem-solving e creatività, aiutando a sviluppare abilità di pensiero analitico e logico, preziose in molteplici contesti.

 

Donna Ingegnere: rompiamo il circolo vizioso

La scarsa presenza di donne ingegnere, e in generale la bassa rappresentazione femminile nel settore STEM, può rendere difficile per le ragazze trovare modelli di riferimento e mentori che le ispirino e le incoraggino. La presunta mancanza di figure femminili di successo nel campo può far sorgere dubbi sulle opportunità di carriera e sulla possibilità di raggiungere il successo. 

Eppure ci sono donne che hanno contribuito a scrivere la storia dell’elettronica, anche se spesso i libri non danno loro la visibilità che meriterebbero. Erna Schneider Hoover è una matematica statunitense che, nel campo dell'ingegnera elettronica, ha sviluppato un sistema di commutazione telefonica automatica rivoluzionario per l'industria delle telecomunicazioni. Il suo lavoro ha portato infatti all'automazione del servizio clienti telefonico e ha aperto la strada alla moderna telefonia. Limor Fried, invece, conosciuta anche come "LadyAda", è fondatrice di Adafruit Industries, un'azienda specializzata in componenti elettronici e kit per l'hobby e l'educazione. Ha contribuito a promuovere l'accessibilità all'elettronica e all'informatica attraverso progetti open-source. E ancora Claudia Sterlini, ingegnera nucleare italiana che oggi ricopre il ruolo di manager dei principali siti industriali lombardi della multinazionale italo-francese STMicroelectronics: qui di producono i cosiddetti wafer di silicio, componenti elettronici usati soprattutto nell’elettronica di consumo, nell’automotive, nei computer, nella telefonia cellulare e nel settore industriale. Le era stato consigliato di lasciar perdere la matematica: non lo ha fatto, per fortuna.

Sono proprio esempi come questi che possono influire positivamente sulle scelte educative delle ragazze e sulla percezione di ciò che è considerato "adatto" per le donne, convincendole a diventare donne ingegnere. L'idea che l'ingegneria elettronica sia un campo riservato agli uomini può scoraggiare le ragazze dall'intraprendere tale percorso, ma è compito di chi le sta educando rompere le catene di questi pregiudizi e stimolare a guardare oltre ad essi.

Le differenze nella socializzazione e nell'educazione possono influenzare le scelte delle ragazze riguardo alla carriera in ingegneria elettronica. La mancanza di esposizione a giochi e giocattoli tecnici, l'assenza di modelli di ruolo tecnici nella famiglia o l'influenza delle aspettative di genere possono limitare l'interesse e la fiducia delle ragazze in questo campo. Questo può dare luogo a pregiudizi e discriminazioni basati sul genere anche durante gli studi di ingegneria elettronica. Questo può manifestarsi attraverso stereotipi negativi, discriminazione nel processo di assunzione o nell'accesso a opportunità di stage e di lavoro.

Affrontare queste barriere richiede un impegno collettivo da parte della società, delle istituzioni educative e dell'industria per promuovere la diversità di genere e creare un ambiente inclusivo. Ciò include l'adozione di politiche di inclusione, la promozione di modelli di riferimento femminili, la sensibilizzazione sulle sfide che le ragazze possono affrontare e l'offerta di supporto e opportunità di mentorship.

 

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