Ingegnere elettronico: cosa fa e come ci si diventa

Ingegnere Elettronico al lavoro con tablet e bracci robotici

Tutto quello che c'è da sapere sulla professione da Ingegnere Elettronico.

Se sei uno studente o una studentessa delle scuole superiori e ti sei chiesto cosa fa un ingegnere elettronico e come ci si diventa, questo è l’articolo che fa per te!

Quella del percorso universitario da intraprendere è una scelta molto importante e per questo vogliamo aiutarti a capire meglio l’ingegneria elettronica (ne abbiamo parlato in questo articolo), come percorso di formazione e come carriera professionale. Scoprirai, leggendo questo articolo, che il cammino verso la professione è davvero interessante e ha numerose prospettive, dalle telecomunicazioni alla robotica, fino alle missioni aero-spaziali!

E dunque, cosa fa un ingegnere elettronico? Di cosa si occupa? E quali sono gli sbocchi professionali? Vediamolo insieme.

 

Che cosa fa l’ingegnere elettronico

L’ingegnere elettronico è una figura professionale molto richiesta in questo periodo storico: pensa che, da un’indagine condotta dalla Società Italiana di Elettronica (SIE), risultano esserci ogni anno in Italia circa il doppio delle offerte di lavoro rivolte a ingegneri elettronici rispetto al numero dei laureati annuali!

C’è bisogno di ingegneri elettronici in moltissimi ambiti, questo perché l’ingegneria elettronica è necessaria ovunque ci sia un contatto fra l’uomo e un dispositivo elettronico.

Un ingegnere elettronico si occupa di immaginare, realizzare e mettere a punto dispositivi elettronici, circuiti, chip, microchip e molto altro. Dal prototipo di un’idea fino alla sua realizzazione, gli ingegneri elettronici ne seguono le varie fasi, fino ad arrivare al collaudo e alla produzione finale. Per questo c’è molta richiesta di questa figura in ambito professionale: l’ingegnere elettronico è fondamentale per la rivoluzione tecnologica che stiamo vivendo.

Ora, sappiamo cosa vi state chiedendo. "Ok, ma quanto guadagna un ingegnere elettronico?"

Secondo il portale Jobbydoo, lo stipendio medio ingegnere elettronico è di 39.000 € lordi all'anno (circa 2.000 € netti al mese), superiore di 450 € (+29%) rispetto alla retribuzione mensile media in Italia. Sempre secondo il noto portale di offerte di lavoro, la retribuzione di un ingegnere elettronico neolaureato può partire da uno stipendio minimo di 23.500 € lordi all'anno e arrivare a superare i 110.000 € lordi all'anno a fine carriera. Numeri simili sullo stipendio ingegnere elettronico si trovano sul portale Iltuosalario.it.

 

Che scuola fare per diventare ingegnere elettronico

Fin qui hai scoperto di cosa si occupa un ingegnere elettronico e ora sai anche che si trova facilmente lavoro. Quindi ti starai chiedendo: quali scuole superiori è preferibile aver frequentato per iniziare il percorso in ingegneria elettronica? Ti chiariamo subito ogni dubbio!

Nel percorso di studi universitario che intraprenderai ci saranno materie come matematica, fisica, chimica, geometria e informatica. Questi corsi sono le fondamenta per ogni ramo di ingegneria. Un buon punto di partenza per iscriversi a ingegneria elettronica potrebbe essere quindi il diploma di liceo scientifico o in una delle sue declinazioni, come quella bilingue o in scienze applicate.

Attenzione però: al di là di quello che si possa pensare, anche il liceo classico permetterà di ottenere degli ottimi risultati nello studio dell’elettronica. Questo perché, come spiega il presidente della SIE, Ernesto Limiti, in questa intervista, “chi ha frequentato i licei classici ha quasi sempre una marcia in più grazie a un miglior metodo di studio e capacità di ragionamento”.

Per quanto riguarda invece gli istituti tecnici, sicuramente i più indicati per iscriversi a ingegneria elettronica sono quelli del settore tecnologico, con indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica; Meccanica, Meccatronica ed Energia; Informatica e Telecomunicazioni. Anche in questo caso Ernesto Limiti ci ricorda che “abbiamo tantissimi iscritti ai corsi di laurea in ingegneria elettronica che provengono dagli istituti tecnici e in alcuni casi, a seconda degli indirizzi, notiamo che hanno una preparazione nelle materie scientifiche paragonabile a quella dei licei scientifici”.

Per diventare ingegnere elettronico, inoltre, è importante avere buone conoscenze di lingua inglese, sia per poter fare ricerca in ambito accademico, sia per lavorare in realtà aziendali.

Insomma, per iscriversi a ingegneria e diventare ingegneri elettronici non c’è un percorso scolastico migliore di un altro: sono soprattutto l’interesse e la curiosità di conoscere il perché delle cose e il loro funzionamento, unite a una buona dose di forza di volontà nello studio, a determinare il successo della vostra carriera universitaria.

 

Come si diventa ingegneri elettronici

In un precedente articolo abbiamo analizzato quali corsi di laurea seguire per diventare ingegneri elettronici, ma facciamo una breve panoramica.

Il percorso universitario inizia con una laurea triennale in ingegneria elettronica che ha molti punti in comune con gli altri corsi di laurea in ingegneria. Come accennavamo nel precedente paragrafo, durante la laurea triennale si studiano materie scientifiche come matematica, fisica, chimica, geometria e informatica.

Nel corso degli anni gli insegnamenti universitari approfondiranno nello specifico l’elettronica, dando spazio a circuiti, nanoelettronica, sistemi wireless e così via.

Un ulteriore salto lo darà poi il corso di laurea magistrale, occasione per scegliere il proprio settore di interesse nel vasto mondo dell’ingegneria elettronica, con corsi che vanno dalla meccatronica alle telecomunicazioni, passando per l’industria e l’automazione.

Se vuoi saperne di più ti consigliamo la lettura della nostra brochure, pensata per gli studenti e le studentesse delle scuole superiori.

 

Dove lavorano gli ingegneri elettronici

Arriviamo al punto: ti sei laureato o laureata in ingegneria elettronica e finalmente ti affacci al mondo del lavoro. Dove puoi lavorare?

Abbiamo già detto che al momento ci sono moltissime offerte di lavoro per ingegneri elettronici, anche neolaureati, ma aggiungiamo un dettaglio: non sono solo in aziende che si occupano esclusivamente di elettronica.

L’ingegnere elettronico è infatti una figura poliedrica con molte sfaccettature, che acquisisce le conoscenze per lavorare in aziende di sistemi informatici per progettare nuovi hardware, in aziende e agenzie nel settore aerospazio per migliorare nanocircuiti della prossima sonda che finirà su Marte, o in aziende di telecomunicazioni per mettere a punto un dispositivo che rivoluzionerà l’uso dei telefoni cellulari.

E non c’è solo il lavoro delle aziende. Dopo una laurea in ingegneria elettronica potrai anche decidere di proseguire la tua attività di formazione con un dottorato di ricerca, per poi entrare nel mondo della ricerca e dell’insegnamento universitario.

Insomma, la scelta lavorativa per l’ingegnere elettronico è davvero vasta e stimolante!

 

Concorsi ingegnere elettronico: tante le opportunità

Non solo aziende, abbiamo detto, il lavoro da ingegnere elettronico può realizzarsi anche tramite concorsi pubblici. In Italia ce ne sono di vari che un laureato in ingegneria elettronica potrebbe considerare. Ecco alcuni esempi:

  1. Concorsi nelle Università e Istituti di Ricerca: questi possono includere posizioni di ricerca, posizioni di docenza o posti tecnici.

  2. Concorsi nelle Forze Armate: le forze armate italiane, tra cui l'Esercito, la Marina e l'Aeronautica, spesso hanno bisogno di ingegneri elettronici per una serie di ruoli tecnici e di leadership.

  3. Concorsi nelle Aziende Statali: aziende come Enel, Terna, Poste Italiane, RAI, Ferrovie dello Stato, Eni, e altre, hanno regolarmente bisogno di ingegneri elettronici per diversi ruoli.

  4. Concorsi nella Pubblica Amministrazione: Comuni, Province, Regioni e Ministeri possono avere bisogno di ingegneri elettronici per ruoli che vanno dalla pianificazione e gestione dell'energia, alla gestione di reti e infrastrutture tecnologiche.

  5. Concorsi in ENAC, ENAV, RFI: queste agenzie governative si occupano rispettivamente di aviazione civile, navigazione aerea e infrastrutture ferroviarie, e spesso hanno bisogno di ingegneri elettronici.

  6. Concorsi in Agenzia Spaziale Italiana (ASI): gli ingegneri elettronici potrebbero trovare opportunità in campi come l'esplorazione spaziale e la tecnologia satellitare.

Per trovare concorsi specifici, puoi consultare siti web come "Gazzetta Ufficiale", "Concorsi.it", o i siti web delle specifiche organizzazioni di interesse. Ricorda che i requisiti specifici e le procedure di candidatura possono variare a seconda del concorso e dell'organizzazione.

Ricordati inoltre che questa è una lista generale e potrebbe non includere tutte le possibili opportunità. È sempre una buona idea fare una ricerca approfondita e soprattutto, non esitare a contattarci per avere maggiori informazioni. 

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