Sei convinto di voler diventare un ingegnere ma, al momento della scelta del corso di laurea, non sai quale ingegneria scegliere? La scelta del percorso di studio influisce non solo sul futuro accademico, ma anche su quello professionale. In questo articolo ti daremo una panoramica dei diversi corsi di laurea di ingegneria, delle materie studiate in ciascuno di essi e dei diversi sbocchi professionali.
Quali sono i corsi di laurea in ingegneria?
Tutti prima di iscriversi a un corso di laurea in ingegneria si sono domandati: che ingegnerie ci sono? Prima di tutto, è essenziale conoscere le opzioni disponibili.
Ingegneria, quale scegliere? Ci sono molte specializzazioni: civile, meccanica, gestionale, informatica, elettronica, ambientale, e molte altre. Ognuna ha le sue peculiarità, opportunità di carriera e sfide.
L’ingegneria civile, ad esempio, si concentra su costruzioni, infrastrutture e urbanistica, abbracciando materie come la statica, la dinamica, la meccanica dei fluidi e la scienza dei materiali. L’ingegneria meccanica, invece, riguarda la progettazione, l’analisi e la manifattura di macchine e sistemi meccanici, con corsi che spaziano dalla termodinamica alla meccanica dei solidi e alla robotica.
Per chi è affascinato dal mondo degli affari e desidera un approccio manageriale, l’ingegneria gestionale combina lezioni tecniche con materie economiche e di gestione aziendale. L’ingegneria informatica, uno dei rami più scelti dagli studenti, offre materie come la programmazione, le reti, i sistemi operativi e l’intelligenza artificiale, preparando gli studenti a progettare e sviluppare software e sistemi informativi. Sulle differenze fondamentali tra ingegneria informatica ed elettronica abbiamo scrittto un articolo dedicato.
Tra tutte queste, l’ingegneria elettronica si distingue per la sua versatilità e l'ampia gamma di applicazioni in vari settori. Questa disciplina si trova al crocevia tra innovazione tecnologica, sostenibilità e digitalizzazione. Gli studenti di ingegneria elettronica approfondiscono materie fondamentali come l’elettronica analogica e digitale, i semiconduttori, le reti di telecomunicazione, la teoria dei segnali e i sistemi di controllo. Inoltre, si concentrano su tematiche innovative quali l’integrazione di sistemi energetici rinnovabili, la progettazione di dispositivi elettronici avanzati, e lo sviluppo di soluzioni tecnologiche per l'Internet delle Cose (IoT). Questo ramo dell’ingegneria offre non solo un solido background teorico, ma anche opportunità pratiche di laboratorio e progetti reali, preparando gli studenti a rispondere alle crescenti sfide del mondo contemporaneo (per saperne di più, leggi questo articolo).
Infine, l’ingegneria ambientale è indirizzata a chi vuole contribuire a proteggere l’ambiente e migliorare la qualità della vita, con corsi focalizzati su tecnologie ambientali, gestione delle risorse naturali, e trattamento di acqua e rifiuti.
Ognuna di queste specializzazioni ha le sue peculiarità, opportunità di carriera e sfide, rendendo la scelta del percorso di studio un’importante decisione per il futuro. Ma, con l'avanzare della tecnologia e l'interconnettività del nostro mondo, l'ingegneria elettronica emerge come uno dei campi più promettenti e appassionanti in cui immergersi.
Come scegliere la facoltà di ingegneria?
La scelta della giusta facoltà di ingegneria è un incrocio tra diversi fattori essenziali che determinano non solo la formazione accademica ma anche la futura carriera professionale. Quale facoltà di ingegneria scegliere diventa quindi una questione cruciale.
In primo luogo, le materie studiate sono un fattore determinante. È fondamentale che gli argomenti trattati rispecchino gli interessi e le passioni dello studente. L’ingegneria elettronica, in questo senso, offre una vasta gamma di materie che spaziano dalla microelettronica all'elettromagnetismo, dalle reti di telecomunicazione alla robotica, permettendo agli studenti di acquisire una conoscenza approfondita di diversi settori chiave dell'innovazione tecnologica.
Le aspirazioni professionali sono un altro aspetto importante. Bisogna considerare le possibilità di carriera, le aree di specializzazione e le opportunità di crescita offerte dal settore. L’ingegneria elettronica si distingue per la sua versatilità e la varietà di ambiti in cui si può operare, che vanno dalla progettazione di nuovi dispositivi elettronici, alla ricerca, allo sviluppo di tecnologie sostenibili.
La richiesta del mondo del lavoro è un ulteriore elemento da valutare. Un settore in crescita e con un’alta domanda di professionisti offre maggiori opportunità di impiego e di sviluppo professionale. Anche sotto questo aspetto, l’ingegneria elettronica emerge come una delle scelte più sagge, grazie alla crescente necessità di esperti capaci di sviluppare e implementare tecnologie hardware sempre più avanzate e performanti.
Infine, i salari sono un aspetto non trascurabile. L’ingegneria elettronica, data la sua importanza strategica in molti settori dell'industria e della ricerca, offre remunerazioni competitive e possibilità di crescita economica, rendendola un'opzione particolarmente attrattiva.
Concludendo, la scelta della facoltà di ingegneria va ponderata attentamente, considerando tutti i fattori sopra menzionati. L’ingegneria elettronica, con le sue molteplici opportunità, la diversità di materie studiate, e la sua rilevanza nel mondo del lavoro, si profila come una delle opzioni più complete e promettenti per gli studenti che si affacciano al mondo dell'ingegneria.
Come capire che ingegneria fa per me?
Determinare quale ramo di ingegneria scegliere non è semplice e capire se l'ingegneria fa per te può essere un'impresa complessa, ma l'entusiasmo e la passione per le materie scientifiche e tecnologiche sono sicuramente dei buoni indicatori. In un’intervista illuminante, Ernesto Limiti, Ordinario di Elettronica e Presidente della Società Italiana di Elettronica, sottolinea vari aspetti che rendono l'ingegneria elettronica un campo affascinante e fondamentale.
Limiti evidenzia come la sua passione per l'elettronica sia nata dalla curiosità e dal desiderio di comprendere il funzionamento delle cose, un tratto caratteriale che considera essenziale per chiunque aspiri a entrare in questo campo. La curiosità e l'interesse per il mondo che ci circonda sono quindi elementi fondamentali. Se sei affascinato dalla fisica, dalla matematica e hai sempre voluto capire come funzionano gli apparecchi elettronici che usi ogni giorno, l’ingegneria elettronica potrebbe essere la scelta giusta per te.
Vengono sottolineate inoltre la versatilità e l'applicabilità dell'elettronica, evidenziando come questa disciplina abbia contribuito a realizzazioni tecnologiche rivoluzionarie, come i primi computer e dispositivi portatili. L'elettronica è quindi ideale per chi desidera essere protagonista delle future rivoluzioni tecnologiche e aspira a cambiare radicalmente la società e la vita delle persone attraverso invenzioni e innovazioni.
L’intervista mette in luce anche l'importanza di considerare il contesto lavorativo: l’ingegneria elettronica è un settore in continua crescita, con una forte domanda di esperti e possibilità di carriere remunerative, e la scelta di studiare ingegneria elettronica può essere guidata sia dal desiderio di contribuire al progresso dell’umanità che dalla prospettiva di realizzazione economica e professionale.
Qual è l’ingegnere che guadagna di più?
La risposta a questa domanda potrebbe sorprendere molti. Infatti, le statistiche evidenziano che un ingegnere elettronico guadagna più della media, non solo rispetto ad altri neolaureati, ma anche in confronto ai colleghi ingegneri impegnati in settori complementari. Questo dovrebbe fungere da ulteriore stimolo per i giovani che stanno ponderando la loro scelta universitaria, considerando le numerose opportunità offerte da questo campo.
Analizziamo i dati più nel dettaglio: un ingegnere elettronico entry level, cioè con meno di tre anni di esperienza lavorativa, può aspettarsi una retribuzione media di 29.600 € lordi all’anno, pari a circa 1880 € netti al mese. Questo è significativamente superiore rispetto alla media dei neolaureati con Laurea Magistrale, che si attesta a 1364 € netti al mese. Un gap non trascurabile, che mette in luce le prospettive economiche favorevoli del settore elettronico.
Osservando la progressione della carriera, le prospettive rimangono allettanti. Un ingegnere elettronico a metà carriera, ovvero con una esperienza compresa tra i 4 e i 9 anni, ha uno stipendio medio di 46.100 €; nella fase senior della carriera (10-20 anni di esperienza), la retribuzione sale a 77.200 €, per arrivare infine a circa 90.000 € lordi all’anno a fine carriera.
Oltre alle retribuzioni attraenti, un altro indicatore significativo della salute del settore elettronico è il tasso di occupazione. Gli ingegneri elettronici neolaureati vantano un tasso di occupazione del 93%, un dato che testimonia la forte richiesta di queste competenze nel mercato del lavoro.
La combinazione di retribuzioni elevate e un alto tasso di occupazione rendono l'ingegneria elettronica un campo particolarmente attrattivo. Ciò sottolinea l’importanza di valorizzare e promuovere questa disciplina tra i giovani, affinché possano riconoscere le opportunità uniche che questo settore offre sia in termini di realizzazione personale che di successo professionale.
Quali ingegneri hanno più richieste di lavoro?
Ingegneria, quale ramo scegliere per avere le migliori opportunità di lavoro?
Gli ingegneri elettronici risultano essere tra i più ricercati nel panorama lavorativo attuale, dominando la classifica delle specializzazioni ingegneristiche più ambite. Durante l’anno accademico 2021-22, in Italia, gli iscritti ai corsi di Laurea Magistrale in Ingegneria Elettronica erano meno di 4000, un numero significativamente inferiore rispetto agli iscritti in Ingegneria Informatica, che raggiungevano circa 11.000. Nel 2021, i laureati magistrali in Ingegneria Elettronica sono stati 1055, contro i 2571 in Ingegneria Informatica. Tuttavia, il numero di neolaureati magistrali in Ingegneria Elettronica disponibili per il mercato del lavoro italiano è significativamente inferiore alle 1000 unità all’anno, considerando coloro che si trasferiscono all’estero per lavoro o che ritornano nei loro paesi d’origine.
Questi dati diventano ancor più rilevanti quando si scopre che attualmente esistono in Italia oltre 2300 posizioni aperte per ingegneri elettronici sui principali portali di offerte di lavoro come Linkedin o Jobbydoo. Questo numero è ben al di sopra delle posizioni disponibili per tutte le altre specializzazioni dell’ingegneria che oggi supportano la rivoluzione digitale. Di fatto, le offerte di lavoro per gli ingegneri elettronici sono più del doppio rispetto ai laureati disponibili, un divario che si inverte per altre specializzazioni dello stesso ambito.
Il calcolo del rapporto tra le offerte di lavoro e il numero di laureati mostra che la figura dell’ingegnere elettronico presenta il maggiore gap, con un rapporto di 2,2. Seguono Ingegneria dell’Automazione (1,6), Ingegneria Meccanica (1,3), mentre i rami di ingegneria in cui la domanda è inferiore all’offerta includono Ingegneria Gestionale (0,9), Ingegneria delle Telecomunicazioni (0,8) e Ingegneria Informatica (0,4).
Ernesto Limiti propone una spiegazione per la minore attrattività dell’elettronica rispetto all’informatica. Secondo Limiti, le ragioni sono da ricercare sia in aspetti culturali che di immediatezza del messaggio. L'informatica tende ad essere associata più facilmente a termini come "innovazione digitale" e "tecnologie abilitanti", mentre il campo dell’elettronica rimane meno visibile al grande pubblico, nonostante le maggiori innovazioni siano il risultato di avanzamenti significativi nelle tecnologie elettroniche.
Uno studio del 2022 del Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri (CNI) evidenzia ulteriormente il problema della carenza di ingegneri elettronici, prevedendo che tale situazione potrebbe intensificarsi in futuro. Delle 76.200 persone previste come necessarie in professioni ad alta specializzazione nei prossimi mesi, ben 18.000 saranno laureati in ingegneria e professioni assimilate. Tra questi, il CNI stima un fabbisogno di oltre 4.000 laureati in ingegneria civile e architettura, oltre 4.000 in ingegneria elettronica e dell’informazione, 4.000 in ingegneria industriale e circa 1.200 in altri indirizzi di ingegneria.
Questi dati riflettono l’urgente necessità di rivisitare e rivalutare l’importanza dell’ingegneria elettronica nel contesto educativo e professionale, al fine di colmare il crescente divario tra domanda e offerta nel mercato del lavoro.
In conclusione, quale ingegneria scegliere?
Decidere quale ingegneria scegliere è un compito impegnativo ma cruciale per il proprio futuro professionale. Ogni ramo ha le sue specificità e opportunità, ma l'ingegneria elettronica si distingue per la sua versatilità e l'ampio spettro di applicazioni. Dalla progettazione di dispositivi elettronici alla realizzazione di sistemi innovativi, questo settore offre numerose possibilità di carriera e la chance di contribuire attivamente allo sviluppo tecnologico e sostenibile della società. La domanda crescente di ingegneri elettronici e le ottime prospettive di guadagno rendono questa disciplina una scelta accattivante per gli studenti che si avvicinano al mondo dell'ingegneria.