In azienda gli ingegneri elettronici sono figure fondamentali, e ce n’è estremo bisogno.
Come possono gli ingegneri elettronici contribuire allo sviluppo del settore biomedicale? Quale contributo hanno dato - e potranno dare - alle innovazioni nel campo della diagnostica medica non invasiva? Ve lo raccontiamo attraverso una bellissima storia di successo, quella di ESAOTE, azienda italiana presente in 100 Paesi nel mondo, leader nello sviluppo e nella produzione di apparecchiature di diagnostica per immagini.
Nata nei primi anni ’80 grazie ad un’intuizione del Prof. Carlo Castellano, l’acronimo ESAOTE rappresenta l’insieme delle realtà industriali che allora ne diedero origine: Elsag, Selenia, Ansaldo e Officine Toscane Elettromedicali. Dopo la costituzione, nel giro di pochi anni prese forma una nuova azienda italiana, che puntava su apparecchiature con un promettente futuro nella diagnostica medica non invasiva: ultrasuoni, risonanza magnetica dedicata, successivamente integrate dall'ingresso nell'informatica per la sanità.
Grazie alla collaborazione sviluppata fin dall'inizio con il mondo medico e scientifico, centri di ricerca, università e istituzioni, ESAOTE è diventata in 40 anni di vita uno dei primi dieci protagonisti mondiali della diagnostica per immagini e durante il percorso ha ricevuto numerosi riconoscimenti per le sue prestazioni, in termini di innovazione, investimenti in ricerca, capitale umano e tecnologia, nonché per lo straordinario design dei prodotti. Focalizzata su tecnologia e innovazione, l’azienda è riuscita ad ottenere molto presto grandi risultati dal punto di vista scientifico e tecnologico: era di ESAOTE il sistema ecografico utilizzato dalla NASA in tre missioni spaziali nei primi anni Novanta per gli esami cardiovascolari degli astronauti in volo sullo Shuttle ed è stata Esaote a sviluppare il primo sistema di risonanza magnetica aperto dedicato all’esame delle articolazioni.
Persone e giovani al centro del progetto
Un elemento essenziale in ESAOTE è il ruolo delle persone. "Fin dall'inizio, tutti si sono sentiti coinvolti e hanno partecipato a un progetto altamente innovativo: lavorare in squadra per una sfida difficile ma di straordinario interesse" ci racconta Eugenio Biglieri, laureato in fisica, da 38 anni in ESAOTE e che oggi ricopre il ruolo di Chief Operating Officer. Una raffinata flessibilità nell'organizzazione aziendale, la compattezza del management, l'entusiasmo e la dedizione di tutti coloro che lavorano nel Gruppo sono stati fattori fondamentali per i successi e la crescita dell’azienda.
ESAOTE è fortemente coinvolta nel formare la prossima generazione di talenti. Recentemente, l'azienda ha inaugurato un'academy, accogliendo studenti neolaureati di discipline STEM e fornendo loro formazione e opportunità di carriera in vari settori dell'azienda. "Siamo molto orientati a comunicare verso i giovani" ha dichiarato Biglieri, "con questo recente progetto, realizzato in collaborazione con l’Ateneo genovese e con tutti quelli toscani, abbiamo inserito 21 giovani, tra ragazzi e ragazze, in vari settori di ESAOTE".
L’importanza dell’Ingegnere Elettronico in azienda
Un ruolo determinante nelle attività di ricerca, sviluppo e produzione di ESAOTE è quello della componente hardware, fondamentale per quello che è il core business dell’azienda: risonanza magnetica e ultrasuoni. Per questo è importantissimo il contributo degli ingegneri elettronici. Una macchina a ultrasuoni possiede infatti una capacità elettronica notevole, con un insieme di schede dedicate alla gestione dei segnali ultrasonografici ed alla loro elaborazione in real time, la cui componente hardware viaggia sul limite della tecnologia e che sfrutta tutti gli ultimi sviluppi tecnologici per garantire capacità di calcolo elevate. “Oggi, se guardiamo al panorama mainstream, si parla sempre di Cloud, di intelligenza artificiale (IA) e di aspetti tecnologici che indirizzano i giovani verso il software. Questo in parte è corretto, perché se vogliamo che l’Italia sia competitiva abbiamo bisogno di tecnici di IA. Ma allo stesso tempo abbiamo bisogno di hardware con prestazioni, capacità di calcolo, temperature e macchine elettroniche senza le quali non saprei nemmeno dove mettere l’IA. La componente hardware è davvero fondamentale e il fatto che non ci sia una comunicazione che ne parli è un punto molto delicato” continua Biglieri (su questo tema, segnaliamo anche l’intervista a Ernesto Limiti, Presidente della Società Italiana di Elettronica).
Quasi tutte le componenti dei sistemi ESAOTE vengono progettate in casa. Per farlo c’è bisogno di progettisti altamente qualificati e con capacità uniche, la maggioranza dei quali sono ingegneri elettronici, di cui l’azienda è estremamente orgogliosa. “Ma trovare questa figura professionale, anno dopo anno, è sempre più difficile. Abbiamo posizioni aperte, anche da parecchio tempo, e come noi tantissime altre aziende, ma il numero di laureati in Elettronica in Italia non riesce a soddisfare il fabbisogno. A Genova, per esempio, dove Esaote ha la sua sede principale, ci sono solo tre iscritti alla Magistrale in Ingegneria Elettronica”.
Non solo hardware. L’ingegnere elettronico è una figura talmente trasversale, poliedrica, con una profonda formazione di base e notevole capacità di problem solving (ne abbiamo parlato qui), da renderlo adatto a ricoprire una vasta gamma di ruoli, tecnici ma non solo. E infatti tanti ingegneri elettronici in ESAOTE si occupano di software, altri sono sistemisti, altri ancora ricoprono posizioni manageriali, anche a livello dirigenziale. “Non è un caso se i capi dell’R&D sono ingegneri elettronici” ci dice Biglieri. Per non parlare del marketing, dove a lavorare sono fisici, tecnici di radiologia, ingegneri biomedici e, anche in questo caso, elettronici.
Un’azienda moderna e rivolta al futuro
In ESAOTE ad essere assunti sono profili di qualsiasi livello di anzianità ed esperienza, con un occhio di riguardo particolare per i neolaureati. “Faremo presto un’altra academy perché abbiamo bisogno di giovani. A loro rivolgiamo un percorso di formazione dedicato, su competenze tecniche e trasversali e, una volta inseriti nel team, saranno affiancati da un tutoraggio che consente loro di entrare nel ruolo”. Notevole anche la presenza femminile: nell’ultima academy la maggioranza tra gli assunti sono donne, che hanno trovato ruolo nei dipartimenti R&D e marketing. “Al momento, su 670 dipendenti in Italia circa 200 sono donne, ma nel 2020 erano 160, stanno dunque crescendo velocemente” (per approfondire il tema del gender gap nelle materie STEM, segnaliamo questo articolo).
Infine, ma non meno importante, l’attenzione verso il benessere dei propri dipendenti, con lo smart working, che in ESAOTE era una realtà consolidata già prima della pandemia e che dopo è stato ulteriormente rafforzato attraverso un ambiente di lavoro stimolante, non direttivo ma compartecipato, con continui programmi di formazione per i dipendenti atti alla loro crescita professionale e a un proficuo sviluppo di carriera e con programmi di welfare e wellbeing all’avanguardia, rivolti ai dipendenti e alle loro famiglie.
Insomma, ESAOTE è a tutti gli effetti un’azienda moderna, innovativa, con un occhio di riguardo per le persone e dove è possibile conciliare le aspirazioni di carriera con la necessità di dedicarsi anche al tempo libero, alla famiglia e a se stessi. Un’azienda alla continua ricerca di ingegneri elettronici: e questo, per i giovani oggi, è un motivo in più per decidere di intraprendere questo entusiasmante percorso di studi universitari.